Ambiente e prime impressioni
Il progetto è salito agli onori delle cronache circa tre anni e mezzo fa: si tratta, infatti, di un ristorante nato all’interno della Casa di Reclusione di Bollate in cui lavorano gli ospiti del carcere, seguiti da uno chef e un maître professionisti.
Il progetto è più che lodevole e il personale di sala ha dato dimostrazione di grande passione e buona volontà, anche se accompagnata da clamorosi scivoloni di stile: un pezzettino della capsula di una bottiglia era, inavvertitamente, finito nel piatto di un commensale e il cameriere se n’è subito accorto (bravo); il problema è stato che ha chiesto se potesse usare il suo dito per toglierlo (come poi ha effettivamente fatto)….
L’ambiente è molto luminoso ed informale, arredato con un giusto connubio tra stile minimale ed elegante che riesce a nascondere perfettamente le limitazioni del luogo in cui si colloca (riconoscibili solo osservando attentamente le inferriate alle finestre); alle pareti spiccano dei poster di film dall’argomento rigorosamente carcerario.
I piatti sì
Fregola con ceci di spello con guanciale e cozze
Nel complesso è stato il miglior piatto della serata anche se, forse, la fregola poteva essere cotta un paio di minuti in meno.
Piatti no
La cotoletta alla milanese
Per me che, letteralmente, venero la co(s)toletta alla milanese è stato un vero colpo al cuore: la sensazione è che la carne fosse stata cotta prima (forse a bassa temperatura) e poi impanata e fritta, tra l’altro con una panatura che tendeva a staccarsi dalla carne e troppo bruciacchiata.
Confesso: non sono riuscito a finirla…
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La sensazione è che, passato l’entusiasmo mediatico, il progetto sia stato un po’ abbandonato a sé stesso, soprattutto per quanto riguarda la cucina.
I piatti, eccezion fatta che per quanto riguarda la cotoletta, per il vero non sono malvagi, ma sono molto al di sotto della fascia di prezzo su cui si collocano.
Spero che la mia esperienza sia il frutto di una serata no, anche se le carenze in cucina sembrano essere molto più strutturali.
(22.02.2019)